Un uomo libero

Berlusconi è diventato un uomo libero. Non potrà  essere ne inquisito ne giudicato per alcun reato fin quando sarà  capo del governo. Olmert, primo ministro israeliano, ha annunciato le dimissioni perchè sotto indagine per corruzione. Berlusconi è uomo del fare cosi ha fatto votare dal Parlamento una legge speciale che ha modificato la Costituzione: non siamo più uguali di fronte alla legge. Ci hanno spiegato che è meglio il Lodo Alfano che il provvedimento che sospendeva tutti i processi per un anno in modo da impedire lo svolgimento del  processo di Milano contro il Cavaliere. E’ la tesi del meno peggio. Di meno peggio in meno peggio non si sa dove si andrà  a finire, ma l’indignazione è divenuta merce rara dalle nostre parti. Unico aspetto positivo è che adesso la destra al potere dovrà  dimostrare di saper governare. Le toghe rosse non intralceranno più l’azione dell’uomo di Arcore. Statista di fama mondiale, il cavaliere potrà  finalmente governare senza impicci. Per adesso pur con una maggioranza parlamentare bulgara, la destra passa dalla decretazione d’urgenza al voto di fiducia rendendo il Parlamento il regno dei “fannulloni” meglio pagati in Europa. Che può fare un povero (per modo di dire) parlamentare al momento che ciò che decidono Berlusconi, Tremonti o Bossi (Alleanza Nazionale è ininfluente) diviene immodificabile? Decreti e voto di fiducia sono un meccanismo micidiale per la democrazia parlamentare. Un procedimento usato per imporre leggi che stanno rendendo l’Italia il Paese più razzista d’Europa. L’ultima legge del filone xenofobo prevede che la pensione per i più indigenti (coloro che hanno un reddito annuale che non supera i 5000 Euro) che hanno superato i 65 anni sarà  data soltanto agli italiani. Se sei un povero immigrato anche con documenti in regola che ti consentono di vivere in Italia non avrai nulla. Che vergogna. Flebile la protesta del governo ombra. Silenti gli opinion maker di fronte a questa brutta pagina della politica della destra. Soltanto la settimana scorsa il Consiglio d’Europa ha giudicato razzisti alcuni provvedimenti presi dal governo Berlusconi irritando i nostri governanti. Per fortuna che è arrivato agosto ed anche Berlusconi andrà  in ferie. A settembre ci aspettiamo gli altri miracoli del berlusconismo.

Effetti collaterali

Arriva luglio. Chi potrà  andrà  in vacanza. Potrebbero, le loro condizioni economiche non lo impediscono, ma i nostri parlamentari dovranno rinunciare al mare. Camera e Senato saranno in seduta permanente. Per cercare di risolvere le emergenze del Paese? Non esattamente. Dovranno cercare di curare gli affari del signor Giulio Cesare. Il declino dell’Italia è certificato in mille modi e la fascia di sofferenza sociale si allarga di mese in mese, ma l’emergenza da quindici anni sembra essere un’altra: il conflitto tra il Capo del PDL e la magistratura o meglio tra Berlusconi e tutti coloro che hanno inteso portare avanti i processi concernenti il proprietario di Mediaset. Berlusconi conosce meglio di qualsiasi altro politico gli umori profondi del Paese, ha saputo enfatizzare le preoccupazioni della gente per la sicurezza, per le tasse e ha stravinto le elezioni proprio per questo. Berlusconi sostiene che essendo stato eletto dal popolo è legittimato a governare al di là  di ogni altro potere che, sostiene, non ha ricevuto il mandato popolare. Una visione della democrazia molto particolare che ha evidentemente molti fans se pochi opinion maker reagiscono a questa tesi. La democrazia è una parola che, come quell’altra,il riformismo, ha bisogno di un aggettivo per avere un senso. Se si vuole evitare “la dittatura della maggioranza”, in una democrazia rappresentativa, bisogna che funzionino pesi e contrappesi. Altrimenti si avrà  una democrazia plebiscitaria dove un Cesare ha tutto il potere concentrato nelle sue mani, anche quello di commettere reati senza essere giudicato. Bill Clinton è stato presidente degli Stati Uniti per otto anni. In quel periodo ha subito sette procedimenti processuali senza mai mettere in dubbio la legittimità  della magistratura inquirente. (altro…)